Una percentuale molto elevata
della popolazione generale si reca
dall’odontoiatra almeno una volta
all’anno per visite di controllo,
igiene orale professionale o per
eseguire terapie. Per questo
motivo gli odontoiatri hanno
la possibilità di intercettare
precocemente i segni e sintomi
dell’OSAS.
Allo stesso tempo, possono valutare
se il paziente presenta le indicazioni
per essere sottoposto a trattamento
con specifici dispositivi orali (Oral
Appliances, OA) molto meno invasivi e
fastidiosi di altri trattamenti utilizzati
per curare l’OSAS. L’odontoiatria,
completato l’iter diagnostico, può
provvedere, ove ritenuto opportuno,
all’applicazione di un dispositivo intra
orale (OA).
La scelta del dispositivo da applicare
è condizionata da vari fattori come:
comfort, facilità d’uso, modificabilità
dell’avanzamento mandibolare e
capacità di movimento mandibolare.
Questi dispositivi mantengono la
pervietà delle vie aeree posteriori
alla lingua, spostando in avanti e/o
mantenendo chiusa la mandibola e
aumentando la dimensione verticale
occlusale.
Si viene ad avere, così, un avanzamento
della lingua, un aumento della tensione
delle pareti faringee e l’impossibilità
della mandibola di post-ruotare, sì da
impedire l’occlusione parziale
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